La neurochirurgia vascolare si occupa delle malformazioni vascolari, condizioni patologiche che si caratterizzano per la presenza di anomalie a carico delle arterie, i vasi che trasportano sangue ricco di ossigeno, o delle vene, i vasi che trasportano sangue povero di ossigeno e ricco dei prodotti di scarto delle cellule.

Nella maggioranza dei casi si tratta di aneurismi cerebrali e malformazioni artero-venose.

 

Gli aneurismi cerebrali sono delle dilatazioni circoscritte delle arterie intracraniche di forma varia, ma generalmente sacculari, le quali si formano per progressivo sfiancamento di un piccolo tratto della parete arteriosa là dove vi è stata la perdita della lamella elastica. La parete dell’aneurisma per questo motivo è estremamente fragile e suscettibile di rottura in quanto priva della normale protezione.

Cosa comporta la rottura di un aneurisma?

La rottura di un aneurisma determina sempre un particolare tipo di emorragia che si definisce “subaracnoidea”, nel frammezzo di quel foglietto meningeo molto sottile che ricopre la superficie del cervello e penetra come una ragnatela (dal greco “aracnoidè” = tela di ragno) accompagnando i vasi nei profondi anfratti e lacune cerebrali (“solchi” e “cisterne”). È pertanto un’emorragia generalmente diffusa, che interessa la superficie del cervello, anche se può avere delle localizzazioni specifiche. Meno frequentemente si ha un sanguinamento intracerebrale con conseguente ematoma.

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